Digitalizzazione – Vanja Macovaz

PIC – Patrimonio in Comune

macovazvanja@gmail.com — Sat, 13 Oct 2018 15:46:52 +0000

“La degradazione o la sparizione di un bene del patrimonio culturale e naturale è un impoverimento nefasto del patrimonio di tutti i popoli del mondo” Unesco

Premessa

L’impossibilità di monitorare e promuovere al meglio l’immenso patrimonio conservato nei palinsesti delle principali città italiane, toglie alla rete dei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti (5544 su 7.954) la quasi totalità delle risorse nazionali e comunitarie a disposizione, esponendoli ulteriormente al rischio sismico, idrogeologico e a processi di spopolamento e saccheggio.

Il Progetto

PIC intende contribuire al contenimento di questa erosione realizzando dettagliate campagne fotografiche (virtual tour, fotogrammetria 3D, drone, alta definizione, riflettografia all’infrarosso e fluorescenza ultravioletta) a partire dai quadranti più esposti. Questi dossier sosterranno le attività di promozione/prevenzione delle singole amministrazioni e saranno fruibili liberamente su un portale dedicato. L’auspicabile introduzione del protocollo PIC tra le buone pratiche amministrative incentiverà inoltre la formazione e l’occupazione di giovani professionisti in grado di documentare periodicamente ogni singolo territorio.

Qui la pagina del progetto complessivo

Il patrimonio materiale

I Comuni di Capistrello (AQ) e Palomonte (SA), grazie alla sensibilità delle loro amministrazioni, ci hanno consentito di dimostrare la reale utilità di questo processo e promuoverne gli esiti. A queste accoglienti comunità Patrimonio in Comune sarà sempre riconoscente e a loro dedicherà tutti i futuri risultati del suo percorso. Il primo intervento a Capistrello – disponibile in parte cliccando qui – e la più complessa e strutturata esperienza di Palomonte ci hanno infatti consentito di verificare le nostre ipotesi di lavoro, affinando il metodo e le finalità di questo articolato programma.

Il materiale raccolto nel corso della campagna di Capistrello e Corcumello – la frazione dove si è concentrata buona parte del nostro lavoro – è andato quasi integralmente perduto in un grave furto di attrezzatura e supporti di memoria subìto nel novembre 2017. L’entusiasmo e il calore di Palomonte ci hanno consentito di reagire costruttivamente a questa battuta d’arresto, rilanciando il progetto oltre ogni più rosea aspettativa. A maggior ragione troveremo senz’altro il tempo, le risorse e le energie per ricostituire nuovamente quel primo importante archivio. Sentiamo forte questo mandato, la sua necessità e la sua responsabilità.

Che cos’è il patrimonio materiale?

« I monumenti – Le opere di architettura, di scultura o di pittura monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi che hanno un valore eccezionale dal punto di vista della storia, dell’arte o della scienza.

I complessi – Gruppi di costruzioni isolati o riuniti che, per la loro architettura, per la loro unità o per la loro integrazione nel paesaggio, hanno un valore universale eccezionale, dal punto di vista della storia, dell’arte o della scienza.

I siti – Opere dell’uomo o creazioni congiunte dell’uomo e della natura, nonché le zone ivi comprese le aree archeologiche di valore universale eccezionale dal punto di vista storico, estetico, etnologico o antropologico.

Paesaggi culturali – I beni culturali che rappresentano “creazioni congiunte dell’uomo e della natura”, che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali. »

Unesco

Qui sotto alcuni dei rilievi via drone, minima ma interessante parte dell’enorme lavoro asvolto

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Patrimonio in Comune

macovazvanja@gmail.com — Sat, 13 Jan 2018 13:03:32 +0000

Assieme ai colleghi di Altrospazio, grazie alla lungimiranza del Comune di Capistrello (AQ) in Abruzzo, ha preso il largo il progetto “PIC – Patrimonio in comune”, un’esperienza estensiva che si sta ripetendo lungo tutta la penisola italiana. Una campagna di documentazione del patrimonio culturale ed artistico dei piccoli paesi a rischio sismico 1, ovvero quelle aree così ricche di storia da essere ancora oggi la traccia più vera e persistente della ricchezza del Paese. Non i grandi centri, ormai troppo noti, a scapito di quella che ormai si è configurata come una “periferia” economica e culturale di un paese che questo non può permettersi. Come non può permettersi di dimenticarsi di luoghi riscoperti solamente in occasione di tragici eventi sismici.

Il progetto si pone quindi l’obiettivo di documentare tutto i patrimonio senza intaccare le casse dei piccoli comuni, attivando bensì la piccola economia, gli investimenti privati e la progettualtà europea, garantendo quegli standard tecnici e diagnostici nei luoghi lontani dalle istituzioni centrali italiane.

Di seguito il primo progetto terminato, il Comune di Capistrello, in particolare la frazione di Corcumello, in attesa della pubblicazione degli ulteriori censimenti, a breve dalla Campania e dal Friuli.

Qui la descrizione completa del progetto, i primi risultati e, dallo stesso link, la navigazione a pieno schermo del lavoro.

PIC – Patrimonio in Comune – CAPISTRELLO

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Islamic Coin Collection – Giulio Bernardi

macovazvanja@gmail.com — Sat, 25 Nov 2017 09:44:09 +0000

Questa campagna fotografica durata alcuni mesi, della quale si mostra unicamente una minima selezione, aveva come principale obiettivo quello di completare la schedatura di un patrimonio vastissimo, affiancando alle schede di catalogo le immagini di ogni singolo reperto. La scelta è ricaduta sull’uso dello sfondo nero per favorirne la visualizzazione a monitor e non affaticare la vista. Invece di utilizzare un riferimento di scala separato o di riprodurre a dimensione diversa le singole monete, si è preferito mantenerle alla massima dimensione permettendo una migliore lettura delle informazioni riguardanti non solo le sure del Corano quanto i dati riguardanti le informazioni di classificazione, zecca, coniatore ed anno scritti in senso orario lungo i bordi. Le informazioni sulla dimensione invece sono state demandate ad una singola immagine in scala, sovrapposta ad una griglia millimetrata in grado di dare informazioni precisissime sia che l’immagine venga stampata, venga visualizzata su un monitor di grandi dimensioni o sia letta attraverso il monitor di un tablet. In questo caso la complessità della fotografia numismatica si trova in una serie di probelmatiche a cascata profondamente correlata tra loro. La precisione della riproduzione per quanto riguarda la dimensione dei reperti risulta essere facilmente risolvibile al confronto delle problematicità nella riproduzione del colore. L’oro, a causa della sua nobiltà, non ha, nonostante più di 1000 anni di storia, segni di ossidazione o altri tipi di alterazione fisica il che dovrebbe garantirne una brillantezza costante. In realtà, oltre ad alcuni casi di depositi incoerenti sulla superficie, la lavorazione varia moltissimo lungo i secoli, a superfici lisce e splendenti si alternano lavorazioni più ruvide. In queste situazioni di ripresa si scontrano diversi interessi; riprodurre l’oro come un materiale brillante, ridurre ma non far sparire i segni del tempo sulla superficie (graffi e tagli), evitare bruciature della superficie e mantenere un colore fedele e variabile a seconda della qualità del materiale.

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Centur – Una campagna numismatica

macovazvanja@gmail.com — Thu, 05 Oct 2017 21:25:51 +0000

Per conto dell’Università degli Studi di Trieste, lo studio ha fotografato un’enorme parte del ripostiglio monetale di Centur. Il consistente numero di monete di bronzo, tutte quante databili precisamente e circoscrivibili ad un breve periodo di tempo, ha permesso di studiare la consistenza di uno dei più grandi ritrovamenti del XX secolo. La fotografia numismatica, oltre alle problematicità stesse della riproduzione di oggetti piccoli e di difficile lettura, spesso deve confrontarsi con l’impossibilità di svolgere la campagna in spazi attrezzati e con la velocità di esecuzione necessaria a causa dei brevi tempi di apertura delle collezioni. Tali materiali non possono ovviamente essere consegnati al fotografo, il quale deve spostarsi in sede e spesso lavorare fianco a fianco ad un numismatico. In queste situazioni il lavoro in team, assieme alla velocità, risultano fondamentali per non rallentare gli altri operatori o protrarre per giorni la campagna, evitando così disagi alle strutture ospitanti la collezione stessa.

Di seguito una minuscola selezione del materiale, nella loro vista affiancata dritto-rovescio e senza una scala di riferimento per massimizzare l’ingrandimento della moneta e migliorarne la lettura, per quanto, in lavori di questo genere vengono consegnate anche le immagini delle singole facce, ognuna dotata del proprio riferimento di scala, grafico o nei metadati, a seconda delle esigenze del cliente.

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Piazza Unità d’Italia – Trieste

macovazvanja@gmail.com — Thu, 02 Jun 2016 20:06:34 +0000

Una visione inaspettata, la vista dei prospetti di tutti i palazzi sulla ricchissima piazza, in scala e ad altissima definizione. Da un’immagine del genere è possibile osservare tutte le decorazioni, le iconografie e gli stili di una serie così imponente di palazzi sul mare.

Vivi l’esperienza di osservare i mosaici, i decori e le statue dell’enorme piazza!

Dopo aver aperto l’immagine sottostante, cliccando su ogni palazzo sarà possibile vederlo in altissima risoluzione (qualora si verificassero problemi, aprire il link in Mozzilla Firefox)

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Digitalizzazione archivi

macovazvanja@gmail.com — Sun, 03 Jan 2016 23:42:24 +0000

Lo studio offre inoltre il servizio di scansione e digitalizzazione del patrimonio fotografico.
L’esperienza maturata negli anni nella scansione di negativi di grande formato e di archivi (negativi e dia) degli anni ’60 e ’70 ha permesso di aggiungere alle competenze dello studio anche il trattamento di cospiqui archivi, soprattutto privati. L’uso di vari scanner e di sistemi ottici ci permette di rispondere ampliamente alle varie richieste, dalle scansioni per uso privato, alla stampa d’archivio, sino alla stampa d’arte, curando in tutte le tappe il lavoro di acquisizione, di postproduzione e di catalogazione, consegnando al cliente, su richiesta, sia i file master che i singoli output.

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MUBAJS – Piemonte d’Istria/Zavrsje

macovazvanja@gmail.com — Sat, 02 Jan 2016 20:06:34 +0000

Per l’apertura del Museo degli Strumenti Musicali e della Musica Popolare “MU BAJS” a Zavrsje, nel cuore dell’Istria, è stata affidata allo studio la produzione delle immagini per il catalogo.

Nella galleria una rapida selezione di alcuni degli strumenti esposti, le immagini sono scorporate dal catalogo e l’abbondante spazio bianco era richiesto per inserire graficamente le schede di catalogo direttamente sull’immagine per una più rapida fruizione

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MARTA

macovazvanja@gmail.com — Sun, 27 Dec 2015 20:16:06 +0000

Per conto del prof. Bruno Callegher dell’Università degli Studi di Trieste, ancora nel 2013 mi sono recato a Taranto per fotografare un tesoro di monete del IX secolo al fine di poter procedere allo studio ed alla pubblicazione di un articolo sulla numismatica bizantina. Il tesoro è appunto conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MARTA)

La complessità di tale lavoro non stava tanto nella reale difficoltà di ripresa in quanto la risoluzione della fotocamera si rivelava più che sufficiente per effettuare un solo scatto per faccia della moneta, quanto invece per il bisogno di contenere all’interno della stessa immagine finale sia il recto che il verso, consegnare dei file scontornati pronti alla stampa in grado di rendere chiaramente le differenze tra le singole monete, nella lega, nell’ossidazione e nello stato di conservazione in generale. La luce radente richiesta per una comoda lettura non doveva creare contrasti eccessivi per non perdere aree dell’immagine ma tutto ciò non ha rappresentato il minimo problema.

La questione principale fu la velocità richiesta sia nella fase di acquisizione che in quella di postproduzione richiedendo la più alta automatizzazione possibile, sia nell’inserimento di nomi, numeri d’inventario e metadati. Una raccolta di 774 monete, inventariate una ad una da fotografare sui due lati ha richiesto quindi più di 1500 immagini più altre 774 immagini dei cartellini, il tutto risolto nell’arco di una sola mattinata di lavoro a causa delle esigenze del museo!

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Giusto di Gand – Alta Risoluzione

macovazvanja@gmail.com — Sun, 27 Dec 2015 20:09:42 +0000

All’interno del Palazzo Ducale di Urbino è conservata una tavola dalle imponenti dimensioni (331X335 cm), la Comunione degli Apostoli del fiammingo Giusto di Gand, autore della parte superiore di quella che, assieme alla predella di Paolo Uccello forma la pala del Corpus Domini. L’utilizzo di immagini ad alta risoluzione permette, come si può vedere qui sotto, di analizzare un’opera d’arte fin nei suoi minimi particolari.

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Francesco Griffo, incline alla rabbia

macovazvanja@gmail.com — Wed, 05 Aug 2015 20:10:10 +0000

In occasione del Festival delle Lettere “Griffo Anniversary” del 2015, fu organizzata la mostra del titolo. Le fotografie dei materiali conservati alla Biblioteca Federiciana di Fano utilizzati per lo studio del carattere corsivo ideato da Francesco Griffo nel XV secolo sono state eseguite dallo studio assieme al collega Alex Cavuoto.

Di seguito una brevissima selezione dei materiali

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